Obbligo di PEC personale per gli amministratori di società:
cosa prevede la normativa?


Dal 1° gennaio 2025, in base alla Legge di Bilancio 2025 (Legge n. 207/2024), tutti gli amministratori di società dovranno essere in possesso di una casella PEC personale, distinta da quella della società.

L’obbligo è stato introdotto dall’art. 1, comma 860, della legge, che ha modificato l’art. 5, comma 1, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179 (convertito con modificazioni dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221), aggiungendo l’estensione dell’obbligo anche «agli amministratori di imprese costituite in forma societaria».

Di conseguenza, l’obbligo di comunicare al Registro delle Imprese un domicilio digitale (PEC) – già previsto per le società e per le imprese individuali – viene esteso anche agli amministratori.

Il termine per comunicare il proprio indirizzo PEC personale al Registro delle Imprese è fissato al 30 giugno 2025.

Chi è soggetto all’obbligo?


Sono soggetti obbligati tutte le persone fisiche o giuridiche cui formalmente compete il potere di gestione degli affari sociali, con le relative funzioni di direzione e organizzazione. L’obbligo si estende a tutti coloro che ricoprono cariche di amministrazione, indipendentemente dalla forma giuridica della società: È fondamentale che la casella PEC sia personale e separata da quella della società amministrata. Non sono pertanto soggetti all’obbligo della comunicazione: Consorzi, Reti di imprese.

Nel caso in cui un medesimo soggetto svolga l’incarico per più imprese potrà indicare per ciascuna di esse il medesimo indirizzo PEC.

Perché è importante adeguarsi il prima possibile?


Dotarsi di una PEC personale non è solo un obbligo di legge, ma rappresenta anche un'opportunità per migliorare l’organizzazione delle comunicazioni ufficiali. La registrazione dell’indirizzo al Registro delle Imprese consente infatti una maggiore trasparenza nella gestione societaria e garantisce la tracciabilità delle comunicazioni formali tra amministratori e pubbliche amministrazioni.

Adeguarsi tempestivamente significa anche evitare il rischio di incorrere in sanzioni amministrative che, in caso di inadempienza, possono arrivare fino a 1.032,00 euro.

Infine, è bene ricordare che la PEC personale, pur essendo richiesta per motivi normativi, rimane uno strumento utile anche per la gestione di comunicazioni private o professionali, al di fuori dell’ambito societario.

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